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Chiesa parrocchiale dell’Immacolata e di S. Andrea Apostolo

Chiesa parrocchiale dell'Immacolata e di S. Andrea Apostolo

Non ci sono fonti inerenti le origini della chiesa di S. Maria in Sommacampagna

Informazioni

L’unico dato certo è fornito da una lapide datata 1415, murata nella parete meridionale della cappella laterale sinistra, il cui testo ci informa che l’edificio fu edificato a spese della nobile famiglia Maccacaro, e che probabilmente fu completato nel 1415. Nella prima metà del XVI sec. (tra il 1530 ed il 1541) la sede parrocchiale fu trasferita dalla pieve di S. Andrea (ufficialmente a partire dal 1576), situata fuori dal paese ed in precarie condizioni, alla chiesa di S. Maria Addolorata, di recente costruzione, situata nel centro del paese. Negli anni seguenti l'antica pieve di S. Andrea proseguì il suo corso di decadenza, divenendo col tempo chiesa cimiteriale soggetta alla parrocchiale di S. Maria. Nel 1695 fu invertito l’orientamento dell’edificio con lo spostamento dell’altar maggiore, del coro e della sagrestia dalla collocazione originaria ad oriente ad occidente, al posto dell’ingresso. Tra il 1750 ed il 1762 la chiesa di S. Maria venne riedifica nelle forme neoclassiche attuali su progetto attribuito al celebre architetto veronese Adriano Cristofali. La primitiva chiesa, edificata prima del 1415, venne inglobata nella nuova costruzione. Il nuovo edificio fu consacrato a S. Andrea Apostolo e alla Madonna Immacolata in data 11 luglio 1962 ad opera del vescovo di Verona Nicolò A. Giustiniani (1759-1772). Al 1921 risale la costruzione della cappella dei Caduti, restaurata nel 2007. Del 2012-2013 il restauro delle facciate della chiesa e dell’attiguo oratorio del SS. Sacramento. L’edificio si presenta con facciata in stile neoclassico rivolta ad est. Torre campanaria addossata al fianco meridionale del presbiterio. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, presbiterio a pianta pseudo-ellissoidale rialzato di un gradino e concluso con abside emergente a sviluppo semicircolare; il presbiterio si apre lateralmente verso due ampie aule minori rettangolari; lungo i fianchi dell’aula si aprono quattro semi-cappelle laterali ospitanti l’altare della Madonna col Bambino (con S. Giovanni Battista e S. Rocco) e l’altare del S. Cuore, sul lato meridionale, l’altare di S. Andrea (già della Madonna del Rosario) e l’altare di S. Giuseppe, sul lato opposto. I prospetti interni, intonacati e tinteggiati, sono ritmati da lesene corinzie sulle quali si imposta l’alta trabeazione modanata sommitale; le pareti sono decorate nel registro superiore con affreschi e dipinti murali opera di Jacopo Tumicelli da Villafranca e Agostino Pegrassi, oltre che da tele del pittore Antonio Salomoni. L’aula è coperta da un’ampia volta a botte a sesto ribassato con unghie laterali, decorata con cornici policrome e dipinti a tempera opera del Pegrassi; il vano del presbiterio è sovrastato da una volta ad ombrello ad otto spicchi. Copertura a due falde con struttura portante composta da capriate lignee; orditura secondaria di tipo tradizionale e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione della navata e delle aule minori è realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e nembro rosato; il piano del presbiterio è pavimentato in quadrotte di marmo rosso Verona e marmo biancone.

Fonte: https://beweb.chiesacattolica.it/

Ultima modifica: giovedì, 15 giugno 2023

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